domenica 9 febbraio 2014

Una spinta al fotovoltaico


AFFILIAZIONE CONTATORE ELETTRICO

Capita spesso di sentir parlare di ambiente e di energie rinnovabili e mi e' venuta in mente una cosa che potrebbe risolvere i problemi sia degli operatori che vendono energia che dei clienti che usufruiscono e comprano tale energia.
L'idea mi girava in testa da parecchio tempo e trovo che sia tanto semplice quanto geniale.

PREMESSA

Ogni famiglia o azienda italiana e nel mondo e' dotata di un servizio: l' energia elettrica la quale viene somministrata mediante un dispositivo ... IL CONTATORE ELETTRICO.

La mia idea coinvolgerebbe direttamente il modo di gestire i contratti e i contatori da parte dei gestori dell'energia elettrica.
 

Ho pensato che per agevolare lo sviluppo dell' energia pulita, per eccellenza, ovvero quella del SOLE, sia indispensabile incentivare la costruzione degli impianti FotoVoltaici tramite un sistema che soddisfi sia chi produce che chi compra energia.

L'affiliazione del proprio contatore elettrico mi è parsa la cosa di più immediato successo.

AFFILIARE un contatore ad altri consiste nell'associare il contratto di un contatore elettrico principale definito MADRE con altri secondari definiti FIGLI in modo che l' energia FV in eccesso prodotta dall'impianto MADRE venga defalcata dai consumi dei contatori FIGLI.

Per spiegare in cosa consiste questa idea mi basta fare un' esempio:

ipotizziamo che il sottoscritto abbia realizzato a casa propria un' impianto FOTOVOLTAICO (FV) e che tale impianto generi una potenza ipotetica media di 10 Kwh.

Ipotizziamo inoltre che il mio consumo medio si aggiri attorno ai 3 Kwh, ebbene ne consegue che il mio impianto FV e' in condizione di erogare energia più di quanto me ne serva (7KWh di surplus energetico).

E' a questo punto che entra in gioco l' AFFILIAZIONE.

Se in calce al mio contratto (MADRE) con l'operatore (ENEL o chicchessia) io individuassi a priori a chi destinare il surplus energetico eventualmente prodotto indicando uno o più intestatari di contatori alternativi (FIGLI) otterrei dei vantaggi non di poco conto.

La possibilità di “distribuire gli sconti” derivanti dal conto energia a tutti i contatori affiliati permetterebbe di erogare virtualmente l'energia prodotta dal mio ipotetico impianto ad altri senza sforzi eccessivi, si tradurrebbe infatti in un problema puramente amministrativo di gestione bollette e di fatturazione. Per distribuire l' energia prodotta con questo sistema e' necessario suddividere il territorio nazionale in “celle” come capita per le reti cellulari; questo per poter predisporre un piano di equilibrio energetico. (In ogni cella, per realizzare la massima resa, l'apporto energetico dei contatori MADRE deve corrispondere al fabbisogno richiesto dai contatori FIGLI anche se MADRE e FIGLI non sono titolari dello stesso contratto).

Se tale sistema viene progettato in modo equilibrato così da produrre in ogni cella tanta energia quanto ne viene consumata puo' agevolare in maniera definitiva la diffusione e lo sviluppo di questi impianti favorendone l' utilizzo su tutto il territorio con reali vantaggi per noi e per l'ambiente.

Vado ad elencare i vantaggi derivanti da tale sistema di vendita dell' energia elettrica:

VANTAGGI di CARATTERE GENERALE

-Risparmio nella realizzazione dell'impianto che potrebbe essere cofinanziato da più gruppi famigliari o aziendali opportunamente suddivisi in MADRI e FIGLI qualunque sia la loro dislocazione sul territorio nazionale.
-Vantaggi indiretti dipendenti dalla conseguente diminuzione dei costi di realizzazione e gestione dell'impianto FV stesso dovuto alla maggior diffusione con inevitabile calo dei prezzi.
-Accessibilità diffusa alla tecnologia e veloce diffusione (favorita dal concorso nelle spese di realizzazione dell'impianto fra MADRE e FIGLI) .
-Sfruttamento completo dell'energia prodotta evitando inutili sprechi.
-Diminuzione delle spese energetiche praticamente immediate da parte dei consumatori.
-Svincolo completo della posizione geografica dell'impianto FV e dei relativi contatori MADRE rispetto al luogo geografico in cui sono posizionati i contatori elettrici affiliati FIGLI.

VANTAGGI PER L' OPERATORE

-Fidelizzazione del cliente: infatti tutti i clienti “affiliati” devono stipulare con lo stesso operatore.
-Incremento certo del fatturato derivante dalla fidelizzazione stessa: infatti il numero dei clienti sarebbe destinato a salire in seguito a tale possibilità e la parte di consumi non coperta dall' impianto FV verrebbe ad essere incassata a prezzo pieno.
-Supporto di una rete FOTOVOLTAICA pagata dai privati e al servizio dell'operatore stesso.
-Ritorno di immagine per l'operatore di sicuro effetto.
-Elasticità del sistema dovuto allo svincolo geografico fra impianto FV e contatori elettrici affiliati.
-Diminuzione delle spese dovute all'importazione dell'energia dall'estero.

VANTAGGI PER LO STATO

-Immediato sviluppo della tecnologia FV in Italia e nel mondo dovuta alla inevitabile spinta che permetterebbe l' adozione di tale sistema.
-Creazione di una vera e propria rete “cellulare” di impianti FV sparsa sul territorio nazionale.
-Svincolo o immediato decremento delle massicce importazioni di energia elettrica dall'estero.
-Immediata cessazione della DIPENDENZA nei confronti degli altri stati che attualmente ci vendono l' energia.
-Rafforzamento su tutti i fronti sia dal punto di vista della propria IMMAGINE che dal punto di vista della sicurezza e della situazione economica.
-Calo massiccio delle spese per la produzione di energia elettrica nel paese che potrebbe liberare risorse per la soluzione di altri problemi.
-Possibilità di aumentare gli investimenti nel campo della distribuzione e di ridurre gli sprechi legati allo stato d' usura degli elettrodotti nazionali.
-Miglioramento dello stato generale delle famiglie ed aziende sia dal punto di vista economico che di vita derivanti dagli effetti indiretti ottenuti con l' adozione di questo sistema.
-Una rete distributiva nazionale a celle permette di diminuire i rischi di BLACK OUT tanto temuti .

VANTAGGI PER L'AMBIENTE e per TUTTI

-Diminuzione degli inquinanti in atmosfera.
-Diminuzione degli inquinanti nei mari e nei fiumi.
-Diminuzione dell'effetto serra.
-Calo delle GUERRE nel mondo dovute allo sfruttamento delle risorse energetiche.
-Miglioramento della qualità della vita in generale sia per gli umani che per gli animali che per le piante.
-Diffusione dell'energia elettrica anche nelle zone più povere e disperse del pianeta.


PIANO DI DISTRIBUZIONE CELLULARE dell'ENERGIA FV 
Ipotizzando di dover distribuire l'energia FV alla popolazione dell'EMILIA ROMAGNA e assumendo che ad una cella corrisponda una regione bisogna:

calcolare la potenziale energetica massima disponibile nella cella (EN.POTmax) che e' proporzionale alla massima superficie esposta alla luce solare considerando i tetti degli edifici, le tettoie dei parcheggi e le superfici disponibili varie (esclusi i terreni destinati all' agricoltura e alla flora e fauna per ovvi motivi di praticità e di protezione ambientale).

calcolare la potenza media contrattuale nella cella per ogni contatore POT.MEDcont

il numero massimo di contatori totali ammissibili per territorio dal seguente conteggio

CONT.TOTmax = EN.POTmax/POT.MEDcont.

E' chiaro che avendo a disposizione tali parametri i calcoli per equilibrare domanda ed offerta all'interno delle celle viene da se (la somma dei Kwh prodotti dai contatori MADRE deve essere equivalente alla somma dei Kwh consumati dai contatori FIGLI + la somma del consumo dei contatori MADRE stessi).




CELLA 1 = “PULITA” 
MADRE1=produce10Kwh/consuma3Kwh (stesso contratto di FIGLIO1 a/b)
MADRE3=prod.10Kwh/cons.6Kwh (stesso contratto di FIGLIO3 a)
FIGLIO1a=cons.3,5Kwh
FIGLIO2b=cons.3,5Kwh
FIGLIO3a=cons.4Kwh
Cella in equilibrio energetico non ha bisogno di energia “sporca” per mantenere attiva la cella dal punto energetico.
CELLA 2 = “SPORCA”
MADRE2=prod.10Kwh/cons.3Kwh (stesso contratto di FIGLIO 2 a/b/c)
FIGLIO1b=cons.3,5Kwh
FIGLIO2a=cons.3,5Kwh
FIGLIO2c=cons.3Kwh
Cella non in equilibrio energetico necessitadi 3Kwh di energia prodotta da energia“sporca” con metodi convenzionali.

Più celle verdi avremo in ITALIA e piu' agevolmente potremo rimanere nei limiti di CO2 prodotta.

martedì 28 gennaio 2014

STOCCAGGIO ENERGIA PRODOTTA DA FONTI PULITE

PREMESSA
Ad oggi ancora non e stato possibile sfruttare appieno le potenzialità di energie pulite ed ecosostenibili a causa delle difficoltà nello stoccaggio e conservazione nel tempo della stessa.
Sono convinto che per risolvere il problema sia indispensabile, innanzitutto, investire somme ingenti ed orientarsi verso nuove tecnologie.

La mia idea, in effetti, vuole sfruttare un principio molto semplice del mondo elettrico ovvero quello del condensatore elettrico.

Attualmente il condensatore più capiente disponibile su piazza è pari ad alcune decine di Farad e tale valore viene limitato sia da problemi costruttivi che dimensionali e il suo prezzo lievita in conseguenza di questi parametri.
Vado ad elencare i dettagli principali del condensatore elettrico:
 i componenti principali sono le 2 armature, il dielettrico e i 2 reofori 

Armature= i 2 elementi paralleli atti ad accogliere le cariche
Dielettrico= il materiale fra le 2 armature
Reofori= i 2 terminali che connettono le armature al circuito esterno

COMPORTAMENTO TEORICO DI UN CONDENSATORE
Applicando una determinata tensione continua ai capi otteniamo, dopo alcuni millisecondi, su un condensatore standard, uno stato di equilibrio del sistema per cui una armatura assume una carica positiva e l'altra una carica negativa, proprio come una batteria e il sistema manterrà questo stato fino a quando il potenziale ai suoi capi si manterrà costante.
Nel caso la tensione ai capi venisse meno e applicassimo un carico al sistema inevitabilmente si otterrebbe la scarica del condensatore in base a questa formula approssimativa:
T=RxC  dove T è il tempo di scarica in secondi, R è la resistenza del carico in ohm e C è la capacità in Farad.
Un altro parametro da tenere in considerazione è il coefficente di scarica del condensatore, in mancanza di tensione ai suoi capi e a circuito aperto, infatti, il condensatore inevitabilmente esaurisce la sua carica dopo un determinato periodo di tempo attraverso il dielettrico.

A questo punto , avendo a disposizione questi pochi parametri indispensabili è possibile delineare il comportamento e la qualità del nostro condensatore  in funzione del carico, del tempo e della tensione ai suoi capi.



DORSALE NAZIONALE A BASSO VOLTAGGIO
Avendo a disposizione un condensatore gigante di dimensioni spropositate e il più vicino possibile alle condizioni ideali potremmo utilizzarlo per caricarlo con energia proveniente dagli impianti a basso impatto come per esempio il fotovoltaico ma potremmo sfruttarlo anche come generatore, otterremmo una sorta di gigantesca memoria energetica utile per gestire i fabbisogni energetici della nostra rete elettrica nazionale.

Immaginiamo per un attimo di poter disporre di un condensatore grande come tutta la lunghezza del nostro territorio nazionale e che esso sia composto da cavi che fungono da armature di lunghezza analoga e sezione adeguata ora interponiamo fra i cavi destinati alle cariche positive e quelli destinati alle cariche negative una distanza utile per ottenere un coefficente di scarica quasi infinito, otteniamo il condensatore più grande ed efficente al mondo.

Grazie ad una adeguata infrastruttura possiamo da una parte realizzare il progetto e dall altra sfruttarne le caratteristiche in questo modo il lavoro avrà un senso.

Con la realizzazione di un elettrodotto a bassa tensione (si può utilizzare la 48V visto e considerato che esistono già in commercio apparati ad alta potenza di provenienza telefonica) che vada da nord ovest a sud est otteniamo, come schematizzato in figura, un condensatore con armature lunghe circa 1500/2000 Km e un dielettrico a coefficente di scarica praticamente infinito.

Una volta realizzato questo megacondensatore sarebbe possibile da una parte caricarlo dal punto di vista energetico tramite gli impianti “verdi” diffusi sul territorio e dall altra si potrebbero installare stazioni inverter per distribuire la tensione di rete 220V a tutto il paese sfruttando la rete nazionale di distribuzione esistente dell' ENEL e di TERNA.