martedì 28 gennaio 2014

STOCCAGGIO ENERGIA PRODOTTA DA FONTI PULITE

PREMESSA
Ad oggi ancora non e stato possibile sfruttare appieno le potenzialità di energie pulite ed ecosostenibili a causa delle difficoltà nello stoccaggio e conservazione nel tempo della stessa.
Sono convinto che per risolvere il problema sia indispensabile, innanzitutto, investire somme ingenti ed orientarsi verso nuove tecnologie.

La mia idea, in effetti, vuole sfruttare un principio molto semplice del mondo elettrico ovvero quello del condensatore elettrico.

Attualmente il condensatore più capiente disponibile su piazza è pari ad alcune decine di Farad e tale valore viene limitato sia da problemi costruttivi che dimensionali e il suo prezzo lievita in conseguenza di questi parametri.
Vado ad elencare i dettagli principali del condensatore elettrico:
 i componenti principali sono le 2 armature, il dielettrico e i 2 reofori 

Armature= i 2 elementi paralleli atti ad accogliere le cariche
Dielettrico= il materiale fra le 2 armature
Reofori= i 2 terminali che connettono le armature al circuito esterno

COMPORTAMENTO TEORICO DI UN CONDENSATORE
Applicando una determinata tensione continua ai capi otteniamo, dopo alcuni millisecondi, su un condensatore standard, uno stato di equilibrio del sistema per cui una armatura assume una carica positiva e l'altra una carica negativa, proprio come una batteria e il sistema manterrà questo stato fino a quando il potenziale ai suoi capi si manterrà costante.
Nel caso la tensione ai capi venisse meno e applicassimo un carico al sistema inevitabilmente si otterrebbe la scarica del condensatore in base a questa formula approssimativa:
T=RxC  dove T è il tempo di scarica in secondi, R è la resistenza del carico in ohm e C è la capacità in Farad.
Un altro parametro da tenere in considerazione è il coefficente di scarica del condensatore, in mancanza di tensione ai suoi capi e a circuito aperto, infatti, il condensatore inevitabilmente esaurisce la sua carica dopo un determinato periodo di tempo attraverso il dielettrico.

A questo punto , avendo a disposizione questi pochi parametri indispensabili è possibile delineare il comportamento e la qualità del nostro condensatore  in funzione del carico, del tempo e della tensione ai suoi capi.



DORSALE NAZIONALE A BASSO VOLTAGGIO
Avendo a disposizione un condensatore gigante di dimensioni spropositate e il più vicino possibile alle condizioni ideali potremmo utilizzarlo per caricarlo con energia proveniente dagli impianti a basso impatto come per esempio il fotovoltaico ma potremmo sfruttarlo anche come generatore, otterremmo una sorta di gigantesca memoria energetica utile per gestire i fabbisogni energetici della nostra rete elettrica nazionale.

Immaginiamo per un attimo di poter disporre di un condensatore grande come tutta la lunghezza del nostro territorio nazionale e che esso sia composto da cavi che fungono da armature di lunghezza analoga e sezione adeguata ora interponiamo fra i cavi destinati alle cariche positive e quelli destinati alle cariche negative una distanza utile per ottenere un coefficente di scarica quasi infinito, otteniamo il condensatore più grande ed efficente al mondo.

Grazie ad una adeguata infrastruttura possiamo da una parte realizzare il progetto e dall altra sfruttarne le caratteristiche in questo modo il lavoro avrà un senso.

Con la realizzazione di un elettrodotto a bassa tensione (si può utilizzare la 48V visto e considerato che esistono già in commercio apparati ad alta potenza di provenienza telefonica) che vada da nord ovest a sud est otteniamo, come schematizzato in figura, un condensatore con armature lunghe circa 1500/2000 Km e un dielettrico a coefficente di scarica praticamente infinito.

Una volta realizzato questo megacondensatore sarebbe possibile da una parte caricarlo dal punto di vista energetico tramite gli impianti “verdi” diffusi sul territorio e dall altra si potrebbero installare stazioni inverter per distribuire la tensione di rete 220V a tutto il paese sfruttando la rete nazionale di distribuzione esistente dell' ENEL e di TERNA.

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